L’acido ialuronico è considerata una delle sostanze del momento: si stima che la domanda di mercato è destinata ad aumentare considerevolmente nel triennio 2022-2024, probabilmente perché nell’immaginario collettivo tale sostanza viene ritenuta oggi un vero toccasana per la salute della pelle e viene dunque spesso accostata al concetto di medicina estetica.
EIDON salus, sin dalla sua creazione, ha creduto fermamente nell’acido ialuronico e ha concentrato gran parte dei suoi sforzi nella formulazione di alcuni prodotti innovativi e “premium” aventi come principale sostanza proprio il sodio ialuronato. È bene, in questo contesto, chiarire intanto cosa è e il perché la sua ascesa non è destinata a finire in tempi brevi.
L’acido ialuronico è una sostanza fisiologica, prodotta naturalmente dall’organismo umano. Più precisamente si tratta di una delle componenti principali della sostanza amorfa, che a sua volta rappresenta con la componente fibrillare uno dei due costituenti della matrice extra cellulare (ECM).
Viene prodotto da particolari cellule chiamate fibroblasti, cellule del tessuto connettivo, ed ha lo scopo di idratare e proteggere i tessuti. È estremamente solubile e questo significa che in un ambiente ad alta specificità acquosa qual è il nostro corpo, ha la capacità di garantire sia l’idratazione sia la protezione dei tessuti rispetto a sollecitazioni, tensioni ed eventuali traumi, dal momento che esso possiede anche qualità viscoelastiche e plastiche. Queste ultime conferiscono turgidità ai tessuti sottocutanei, mentre a livello articolare assicurano un’adeguata lubrificazione.
La conoscenza sull’acido ialuronico oggi è decisamente avanzata poiché la scoperta risale a quasi cento anni fa, quando nel 1934 il il biochimico Karl Meyer e il suo assistente John W. Palmer, nei laboratori della Columbia University di New York, isolarono per la prima volta la molecola, all’interno dell’umor vitreo bovino. I due ricercatori battezzarono la sostanza Hyaluronic Acid, dall’unione delle parole Hyalos, che in greco antico significa vitreo, e Uronic Acid (Acido Uronico).
La scoperta della presenza anche in diversi tessuti nel corpo umano avviene in realtà solo nel 1960 grazie agli scienziati Balazs e Delinger. Comincia così lo studio di tale molecola, per identificarne funzione e distribuzione.
Come accennato in precedenza, oggi l’acido ialuronico viene considerato soprattutto utile per la pelle; si registrano innumerevoli tentativi da parte delle aziende di strutturare prodotti ad uso topico e non solo a base di acido ialuronico, con un chiaro orientamento verso la medicina estetica. Le tecnologie moderne e l’innovazione medica, infatti, lo hanno reso praticamente identico al polimero fisiologico, naturalmente prodotto dal corpo umano. Non ha nessun effetto collaterale a lungo termine, è totalmente bio compatibile con l’organismo e viene riassorbito gradualmente. A livello estetico, l’acido ialuronico non fa altro che stimolare un’ulteriore produzione di elastina, collagene e di acido ialuronico fisiologico, tutte sostanze chiaramente essenziali per la salute e la bellezza della pelle. L’effetto che dona al viso o ad altre parti del corpo è assolutamente naturale, non blocca le espressioni del volto e può essere utilizzato in grandi volumi per riempire inestetismi particolarmente severi.