aglio

Per secoli, l’aglio (Allium savitum) è stato studiato per i suoi effetti benefici sulla salute ed è considerato uno dei migliori alimenti di cui è ricca la dieta mediterranea.

Studi preclinici e clinici hanno dimostrato che l’integrazione giornaliera di aglio riduce il colesterolo, inibisce l’aggregazione piastrinica e abbassa la pressione sanguigna.

È stato dimostrato, inoltre, che l’aglio è in grado di migliorare la funzione vascolare e il suo impatto sulla salute del cuore, e questo sembra dovuto, principalmente, al metabolita attivo allicina che nei processi metabolici, una volta ingerito, si scompone in polisolfuri organici, che interagiscono prontamente con gruppi tiolici, o composti contenenti tiolo come il glutatione, trovati nei sistemi biologici per generare idrogeno solforato libero.

Gli effetti cardioprotettivi dell’aglio sono però in gran parte determinati dal metodo di preparazione: i bulbi di aglio grezzi intatti, sebbene composti per il 65% da acqua, contengono elevate quantità di γ-glutamilcisteina, che può subire idrolisi o ossidazione per formare alliina, ma la distruzione del bulbo mediante frantumazione, taglio o ingestione comporta l’attivazione dell’enzima allinasi, promuovendo la conversione nel metabolita attivo allicina, un composto estremamente instabile e inodore che si decompone facilmente nei polisolfuri.

Se lo spicchio d’aglio è disidratato e polverizzato, si ha una composizione identica all’aglio crudo in grado di produrre l’allicina biologicamente attiva e i suoi metaboliti.

L’estratto di aglio invecchiato, venduto in forma secca o liquida, ha una maggiore capacità antiossidante rispetto all’aglio fresco e al secco e inoltre il processo di invecchiamento modifica i componenti aggressivi e irritanti presenti nell’aglio crudo, ma non contiene allicina, solo due polisolfuri.

Una revisione sistematica e metanalisi pubblicata a inizio anno in merito all’effetto dell’aglio sul profilo lipidico e sui parametri del glucosio nei pazienti diabetici ha concluso che questo nutriente può ridurre il profilo lipidico e i parametri del glucosio ed essere terapeuticamente efficace nei pazienti affetti da malattie cardiovascolari e diabete.

È stato dimostrato, inoltre, che i supplementi di aglio esercitano un effetto sulla riduzione della pressione sanguigna nei pazienti ipertesi in appena 4 settimane e l’aglio può essere interessante anche in chiave preventiva: vigili del fuoco asintomatici con elevato stress professionale hanno assunto aglio invecchiato ogni giorno per un anno e hanno mostrato un miglioramento dell’elasticità vascolare e della funzione endoteliale.

Dunque, si può concludere che, un alimento così semplice come l’aglio, nasconde molteplici proprietà benefiche ed ha importanti effetti terapeutici sull’organismo umano.