succo di barbabietola

Il succo di barbabietola presenta un’alta concentrazione di nitrati (fino a 11,4 g/L), convertiti, una volta ingeriti, in nitrito e successivamente in ossido nitrico (NO), un composto noto per l’effetto vasodilatatore, con conseguente riduzione della pressione sanguigna e aumento dell’apporto di ossigeno e nutrienti al muscolo attivo.

Grazie a questa peculiarità, il succo di barbabietola ha guadagnato una notevole attenzione come possibile ottimizzazione delle prestazioni e integratore sportivo che migliora il recupero, grazie alle sue potenti proprietà reattive di scavenging dell’ossigeno (capacità di trasformare i radicali liberi dell’ossigeno in composti non radicalici, privi di reattività e quindi di tossicità) e alla sua capacità di promuovere la vasodilatazione, regolare la respirazione cellulare e ridurre l’infiammazione.

Dunque, sono stati condotti numerosi studi per stabilire l’effetto del suo consumo sulla pressione sanguigna e sulle prestazioni sportive.

In uno studio del 2017, è stata valutata la capacità di ridurre la pressione sanguigna a medio e lungo termine dell’NO3 (nitrati, ovvero una fase del processo di trasformazione fisiologica dell’NO), indicando una riduzione rispettivamente di 4,1 e 2,0 mm Hg di sistolica e diastolica, dopo l’integrazione dietetica di succo di barbabietola a medio termine (≥ 7 giorni). Questa metanalisi ha utilizzato succo di barbabietola con una composizione simile agli integratori di ossido nitrico, ma oltre all’NO3 inorganico, la barbabietola è una ricca fonte di molte altre sostanze fitochimiche biologicamente attive, comprese le betalaine (betacianine e betaxantine), flavonoidi e polifenoli.

Sempre nel 2017, una revisione sistematica e metanalisi aveva l’obiettivo di chiarire diversi aspetti dell’integrazione di succo di barbabietola sulla pressione arteriosa sistolica e diastolica. La differenza media di sistolica è stata maggiore tra i gruppi che hanno assunto il succo di barbabietola per tempi più lunghi rispetto a quelli più brevi (≥ 14 rispetto a < 14 giorni) e tra chi ne ha preso una quantità maggiore (500 rispetto a 70 e 140 mL/die).

Quindi, è stata osservata una correlazione positiva tra le dosi di succo di barbabietola e le differenze medie della pressione arteriosa.

Nel 2018 è stato pubblicato un lavoro volto a capire gli effetti di questo integratore sulle prestazioni in esercizi ad alta intensità. I risultati hanno evidenziato che il succo di barbabietola, somministrato in dose singola o per pochi giorni, può migliorare le prestazioni a sforzi intermittenti e ad alta intensità con brevi periodi di riposo. I miglioramenti osservati sono stati attribuiti a una più rapida sintesi della fosfocreatina che potrebbe ritardarne l’esaurimento durante sforzi ripetitivi.

Infine, l’integrazione di succo di barbabietola potrebbe migliorare la potenza muscolare attraverso un meccanismo che comporta una maggiore velocità di accorciamento muscolare.