Sai a cosa serve una crema per il prurito intimo, quando dovresti usarla e qual è la più efficace? Andiamo con ordine.
È sempre molto affascinante quando, durante una passeggiata, scorgiamo una bella casa con un giardino curato, il prato ben rasato e di un vivido verde delicato. Hai mai pensato a quanto lavoro e quanta costanza serva per ottenere quel giardino bello e ordinato?
Allo stesso modo, proviamo a pensare al benessere intimo femminile. Anche per quello sono necessari cura, costanza e amore per sé stesse. Per il benessere e la salute intima, ogni donna dovrebbe seguire poche, semplici regole quotidiane, osservarle sin da giovane e proseguire per l’intero arco della vita.
Parliamo di uno dei sintomi più fastidiosi a cui la donna può essere soggetta: il prurito intimo. Questo fastidio è frequentemente un sintomo di infiammazione: se si presenta a livello esterno, sulle grandi o piccole labbra o all’ingresso della vagina, viene definito vulvite, mentre, se il prurito è interno, l’infiammazione riguarda la vagina e/o il collo dell’utero e in questo caso si parla di vaginite e/o di cervicite.
Le cause possono essere molteplici: tra le più comuni ci sono le infezioni, le alterazioni ormonali, fattori comportamentali e patologie più importanti. Analizzeremo in modo approfondito le cause, i sintomi, i comportamenti da seguire e quelli da evitare e anche i prodotti, come le creme per il prurito intimo o altro da applicare e le differenze tra l’una e l’altra.
Cause del prurito intimo femminile
Il prurito nella zona genitale femminile è molto più diffuso di quanto le donne ne parlino. Uno studio del dr. Bitew pubblicato sul National Library of Medicine ci dice che oltre il 60% delle donne ha avuto nel corso della propria vita almeno un episodio di vaginite batterica con annessi sintomi, tra cui anche il prurito che può essere causato da:
- fattori comportamentali come indossare vestiti o biancheria intima troppo attillati, che sfregano nella zona vulvare o in tessuti sintetici e poco traspiranti, salva slip con pellicola in plastica;
- un utilizzo di detergenti per l’igiene aggressivi, che possono risultare irritanti per via del loro contenuto, profumi, agenti antibatterici, sostanze chimiche che alterano la flora vulvare e vaginale;
- condizioni di bassi livelli di estrogeni, ad esempio in post menopausa o in caso di utilizzo di contraccettivi a basso contenuto ormonale; in questi casi le mucose si assottigliano e le terminazioni nervose diventano più superficiali e maggiormente sensibili alle stimolazioni tattili;
- infezioni da batteri, da funghi (micosi, come la Candida) o da protozoi, altre sono trasmesse sessualmente, come la Chlamydia;
- altre patologie particolarmente serie come la vulvodinia, le lesioni pre-tumorali della vulva, ma anche la psoriasi, il lichen vulvare, le dermatiti eczematose.

Talvolta, il prurito si manifesta insieme ad altri sintomi: bruciore, dolore e secchezza e può essere associato a secrezioni e perdite vaginali. Nella maggior parte dei casi dovrai rivolgerti ad uno specialista e seguire i suoi consigli circa l’impiego di detergenti, sieri o creme per il prurito intimo.
Consigli per il prurito intimo
Mentre aspetti di incontrare il tuo ginecologo che ti indicherà la crema per il prurito intimo più adatta, potranno risultare utili alcuni consigli:
- scegli prodotti per l’igiene intima a pH acido ed evita detergenti e lavande con profumi e sostanze chimiche aggressive;
- se il prurito è esterno, puoi applicare impacchi freddi, meglio non il ghiaccio, usando un panno sterile;
- in quei giorni evita i rapporti sessuali;
- cerca di indossare indumenti non troppo aderenti e biancheria intima fatta di sostanze naturali come il cotone o la seta;
- fai attenzione a usare mutandine asciutte e cambia sempre il costume dopo il bagno;
- evita il contatto diretto dei genitali con superfici che potrebbero essere contaminate come i bordi delle piscine, i bagni pubblici, la sabbia;
- fai molta attenzione alla detersione intima, sempre da davanti verso dietro, per evitare che batteri provenienti dalla zona anale possano entrare in contatto con la vulva;
- scegli assorbenti che non siano irritanti, fatti di materiali il più possibile traspiranti e cerca di evitare l’uso continuato di quelli interni;
- qualora fosse proprio necessario mettere il tampone, sostituirlo ogni 3-4 ore;
- riguardo alle coppette mestruali, quelle certificate sono prodotte in silicone medicale o TPE, materiali che non dovrebbero alterare il pH della vagina, ma, in ogni caso, sarebbe bene svuotarle e farle bollire ogni poche ore.

Rimedi per prurito intimo: creme vs sieri
Il prurito intimo e gli altri fastidiosi sintomi possono provocare un importante turbamento della qualità della vita delle donne. Potresti risentirne nell’armonia di coppia, nella dinamicità in genere, ad esempio nelle attività sportive e negli spostamenti, viaggi, vacanze, lavoro, nel sonno e avere ripercussioni psicologiche come ansia, malumore, depressione.
È fondamentale, dunque intervenire il prima possibile e nel migliore dei modi.
Tra le varie cure, lo specialista potrà consigliarti lavande vaginali, ovuli, sieri e creme per la secchezza e il prurito intimo o creme lenitive. Di solito le creme hanno una consistenza più densa e sono formulate per creare una barriera protettiva sulla pelle, mentre i sieri sono più leggeri e più facilmente assorbibili e sono anche altamente concentrati in principi attivi, permettendo una penetrazione più profonda negli strati epiteliali, delle mucose e cutanei.
Le creme per il prurito intimo, in genere, garantiscono un’azione emolliente e protettiva, mentre i sieri per i vari disturbi veicolano i principi attivi oltre la prima barriera vaginale o vulvare, fornendo cure e idratazione in profondità e rigenerazione dei tessuti grazie alle loro formulazioni concentrate.
I sieri, al contrario delle creme per il prurito intimo, hanno altri vantaggi come la rapidità di assorbimento e l’assenza di residui che spesso colano verso l’esterno, causando ulteriori fastidi.
Crema contro prurito intimo femminile? Meglio un siero
Abbiamo visto i pro e i contro di creme per il prurito intimo e sieri indicati per la gestione globale della coorte di sintomi relativi all’apparato vulvovaginale. Tra questi ultimi c’è Lovidra, un siero naturale, sicuro e con biotecnologie avanzate che lo rendono estremamente efficace e sicuro.
Lovidra contiene solo ingredienti naturali e tutti ecodermocompatibili e la sua formula è stata validata e certificata da Skineco come assolutamente sicura per il trattamento topico della zona intima femminile.
I principi attivi presenti in Lovidra sono:
- acido ialuronico a tre diversi pesi molecolari
- tocoferolo (vitamina E pura)
- olio di crusca di riso
Lovidra è il siero intimo ideato per la cura quotidiana della zona vulvovaginale, per mantenerla sana, idratata e tonica. I suoi principi attivi, accuratamente selezionati, hanno dimostrato di essere efficaci per il prurito intimo, ma non solo, Lovidra è consigliato in menopausa e su tutti i sintomi correlati all’atrofia e alla distrofia vulvovaginale: secchezza, irritazione, bruciore e dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale).

Vediamo insieme le azioni svolte dagli attivi di Lovidra:
- L’acido Ialuronico è presente in 3 pesi molecolari differenti ed è in grado di nutrire e riparare i tessuti e di richiamare grandi quantità di acqua promuovendo un’idratazione intensiva, il basso peso penetra sino al derma profondo portando nutrizione e azione antinfiammatoria e stimolante per la produzione di nuovo collagene, il medio peso ha una spiccata capacità muco adesiva e mantiene anche le caratteristiche principali degli altri due pesi molecolari, mentre l’altissimo peso ha attività di idratazione richiamando acqua e impedendone l’evaporazione grazie alle proprie macromolecole che formano come una pellicola protettiva. La concentrazione complessiva di acido ialuronico presente in Lovidra è molto elevata, 1,7%.
- La vitamina E migliora il trofismo della cute vulvare così come quello dell’epitelio vaginale. È un antiossidante e questo significa tessuti sani e protetti. Le mucose e gli epiteli di rivestimento sono nutriti dalla vitamina E che ne mantiene spessore e morbidezza.
- L’olio di crusca di riso è molto ricco di vitamina E ed inoltre è particolarmente apprezzato per il suo potere idratante, emolliente, levigante e lubrificante.
Lovidra va dunque inquadrato come un siero per applicazione vulvovaginale molto al di sopra di una semplice crema per il prurito intimo. Una delle sue peculiarità è quella di poter essere applicato come una vera e propria skincare quotidiana, a prescindere da sintomi fastidiosi o patologie.
Lovidra va oltre le creme per il prurito intimo: benessere e bellezza della zona vulvovaginale
Lovidra, oltre che per il prurito intimo, può essere impiegato, come visto, per tutti gli altri sintomi come secchezza e dolore, in menopausa, per la distrofia e l’atrofia vulvovaginale, ma l’idea di prodotto è quella di poter divenire una vera e propria cosmesi quotidiana.
Applicare Lovidra dovrebbe diventare un gesto giornaliero per prendersi cura della zona intima come ci si prende cura, ogni sera e ogni mattina del viso, così da mantenerla sempre sana, bella e giovane.

Il benessere vulvovaginale è una componente essenziale per consentire una vita attiva e in salute. Ripristinare l’equilibrio e la fisiologia vulvovaginale, persi in menopausa o per altri motivi, significa ritrovare fiducia in sé stesse. Tornare ad una sessualità sana e gratificante contribuisce a migliorare la qualità della vita.
Lovidra restituisce progressivamente tonicità, spessore, morbidezza, lubrificazione, colorito roseo alle mucose e all’epitelio vulvovaginale e può essere utilizzato sia in gravidanza che in allattamento.
Molti sono gli studi clinici* che dimostrano i benefici apportati da ingredienti come l’acido ialuronico, la vitamina E e l’olio di crusca di riso sia per il prurito intimo che per gli altri sintomi che possono comparire nella zona vulvovaginale.
Creme al cortisone per prurito intimo e altri trattamenti
A prescrivere una crema al cortisone per il prurito intimo o per altre indicazioni deve sempre essere un medico specialista. L’uso del cortisone a livello vulvovaginale ha delle precise indicazioni e va utilizzato solo per brevi periodi come consigliato dal ginecologo.
Un impiego prolungato, infatti, porterebbe a seri effetti collaterali, come l’assottigliamento di mucose e epiteli, la riduzione delle difese immunitarie, l’alterazione del ph e del microbiota locale.
Per quanto concerne i rimedi naturali per il prurito intimo, come la crema alla calendula o prodotti contenenti tea tree oil, che apparentemente possiedono proprietà lenitive e antimicrobiche, è importante sapere che non ci sono studi clinici che ne comprovano l’efficacia e inoltre bisognerebbe sempre esser certi della diagnosi e quindi è sempre necessaria una visita specialistica.
Sicuramente l’assunzione di omega 3 e di probiotici sia come integratori alimentari che attraverso yogurt o altri cibi ricchi di fermenti lattici può aiutare a tenere in equilibrio la flora intestinale e con essa anche quella vaginale. Prossimamente, in un nuovo articolo, affronteremo il tema dei prodotti funzionali naturali, autorizzati dal Ministero della Salute, come Lovidra che possono essere utilizzati quotidianamente per il mantenimento del benessere e della bellezza della zona intima.
Conclusione
Come abbiamo visto, per il trattamento del prurito intimo possiamo scegliere tra varie opzioni, ovuli, creme, sieri, ma la cosa importante è affidarsi ad un medico in caso di sintomi persistenti e severi e scegliere invece un prodotto di qualità e certificato come Lovidra per la skincare quotidiana, che allo stesso tempo diventa un gesto curativo per il prurito, per la secchezza, per il bruciore e per la dispareunia.
E non dimentichiamo che Lovidra mantiene anche la bellezza della zona genitale, rigenerando i tessuti e donando loro elasticità, colorito roseo e lubrificazione.
*Se desideri ricevere studi clinici scrivi a info@eidonsalus.eu