Il colon irritabile, noto anche come sindrome dell’intestino irritabile (IBS – Irritable Bowel Syndrome o, in italiano, SII), è un disturbo cronico e multifattoriale che colpisce circa il 10-15% della popolazione mondiale, con una maggiore incidenza tra le donne e nei soggetti di età compresa tra i 20 e i 50 anni. Si tratta di una condizione spesso invalidante, che compromette la qualità della vita e rende difficile anche la gestione della quotidianità. Ma come si capisce se si ha il colon irritabile? Quali sono i sintomi? E soprattutto: cosa si può mangiare?
In questo articolo risponderemo in modo chiaro e approfondito alle domande più frequenti, fornendo una guida pratica su sintomi, cause, alimentazione consigliata e integratori utili, come Probiogen di Eidon Salus, specificamente formulato per il benessere intestinale.
Colon irritabile: sintomi e segnali da non sottovalutare
Il colon irritabile è una sindrome funzionale, il che significa che non presenta alterazioni organiche evidenti, ma si manifesta attraverso una serie di sintomi gastrointestinali ricorrenti. Secondo i criteri diagnostici di Roma IV, i principali sintomi includono:
- Dolore o fastidio addominale ricorrente, almeno un giorno a settimana negli ultimi tre mesi;
- Alterazione della frequenza dell’alvo (stitichezza, diarrea o alternanza di entrambe);
- Gonfiore, meteorismo, crampi intestinali;
- Sensazione di evacuazione incompleta;
- Presenza di muco nelle feci.
Questi sintomi tendono a migliorare dopo l’evacuazione, ma possono essere aggravati da stress, alimentazione scorretta e squilibri del microbiota intestinale.
Dove fa male il colon irritabile?
Il dolore è spesso localizzato nella parte inferiore dell’addome, soprattutto a sinistra, ma può variare da soggetto a soggetto. In genere, si presenta come un fastidio crampiforme, associato a un senso di tensione o pesantezza, che può irradiarsi anche verso la schiena.
Cause del colon irritabile
Le cause del colon irritabile non sono ancora del tutto chiare, ma si riconosce un’origine multifattoriale, che include:
- Alterazione della motilità intestinale;
- Infiammazione di basso grado a livello della mucosa intestinale;
- Dismicrobismo intestinale, ovvero un’alterazione della flora batterica;
- Ipersensibilità viscerale;
- Stress cronico e ansia;
- Conseguenze di infezioni gastrointestinali (post-infectious IBS).
Uno studio pubblicato su Gut (Ford et al., 2020) ha evidenziato che il 36% dei pazienti con IBS presenta un’alterazione significativa del microbiota, con una riduzione della diversità batterica e un aumento di ceppi potenzialmente patogeni.

Come sfiammare il colon irritabile?
Un intestino infiammato richiede un approccio integrato che includa:
- Regolazione della dieta;
- Riduzione dello stress attraverso tecniche di rilassamento, yoga o terapia cognitivo-comportamentale;
- Integrazione con probiotici mirati;
- In alcuni casi, utilizzo di farmaci antispastici, lassativi osmotici o antidiarroici, sotto controllo medico.
Colon irritabile: cosa mangiare?
La dieta gioca un ruolo fondamentale nella gestione dei sintomi del colon irritabile. Un approccio sempre più diffuso è la dieta a basso contenuto di FODMAP (Fermentable Oligo-, Di-, Mono-saccharides and Polyols), che ha dimostrato efficacia nel ridurre gonfiore, dolore e irregolarità intestinale.
Alimenti consigliati in caso di colon irritabile sono:
- Riso, patate, mais, avena (senza glutine);
- Carne magra, pesce, uova;
- Zucchine, carote, melanzane, lattuga (in quantità moderate);
- Banane acerbe, fragole, mirtilli;
- Latticini delattosati o sostituti vegetali senza additivi;
- Tisane a base di finocchio, menta o camomilla.
Quali sono i cibi da evitare per il colon irritabile?
- Legumi (soprattutto ceci, lenticchie, fagioli);
- Latte e derivati non delattosati;
- Alimenti ricchi di fruttosio (mele, pere, miele);
- Cipolla, aglio, cavolfiore, broccoli;
- Dolcificanti artificiali come sorbitolo, mannitolo e xilitolo;
- Cibi fritti, grassi o piccanti;
- Bevande gassate, alcolici e caffè in eccesso.
Colon irritabile: cura e trattamenti disponibili
Ad oggi non esiste una cura definitiva per il colon irritabile, ma è possibile tenere i sintomi sotto controllo con:
- Educazione alimentare e stile di vita sano;
- Terapie comportamentali e gestione dello stress;
- Probiotici clinicamente validati;
- Farmaci sintomatici (prescritti dal gastroenterologo).
Il ruolo del microbiota e l’importanza dei probiotici
Il microbiota intestinale è oggi considerato uno dei protagonisti nella patogenesi del colon irritabile. È infatti noto che un’alterazione della flora batterica può contribuire all’instaurarsi e al mantenimento dei sintomi tipici della sindrome dell’intestino irritabile (SII), come stipsi, diarrea, meteorismo e dolore addominale.
Studi recenti (Distrutti et al., World J Gastroenterol, 2022) hanno dimostrato che la modulazione del microbiota con probiotici selezionati può migliorare significativamente i sintomi nei pazienti con IBS.
Per ottenere benefici reali, è fondamentale scegliere ceppi batterici specifici e ben documentati.
In questo contesto, Probiogen di EIDON Salus si propone come integratore completo e ad alta efficacia, formulato per ristabilire l’equilibrio del microbiota, regolare la motilità intestinale e favorire il benessere generale dell’organismo, incluso il tono dell’umore.

Alla base dell’efficacia di Probiogen c’è un’innovativa sinergia tra prebiotici, probiotici e un supporto neurofunzionale:
- Contiene 20 miliardi di probiotici per dose giornaliera, appartenenti a 5 ceppi batterici selezionati (tra cui Lactobacillus acidophilus, Bifidobacterium bifidum e Streptococcus thermophilus) in grado di colonizzare efficacemente l’intestino.
- Questi microrganismi sono protetti grazie a una tecnologia brevettata con Trealosio, uno zucchero inerte che garantisce la loro vitalità anche in condizioni ambientali avverse, come alte temperature o l’azione dei succhi gastrici.
- Contiene Inulina, un prebiotico essenziale che favorisce la crescita dei batteri buoni e migliora la funzione intestinale.
- L’integrazione del composto SAM-e (S-adenosil-metionina) aiuta a ripristinare la peristalsi intestinale e supporta la funzione serotoninergica, contribuendo a migliorare l’umore, spesso compromesso nei pazienti affetti da colon irritabile.
Probiogen è inoltre arricchito con:
- Echinacea purpurea, con azione immunomodulante,
- Vitamina C e Zinco, nutrienti essenziali che contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario.
L’integratore è indicato in caso di:
- Stipsi e diarrea alternate
- Dolore addominale, bruciore, gonfiore e digestione difficile
- Colon irritabile diagnosticato o sospetto
- Disbiosi da antibiotici, stress o cattiva alimentazione
Assunto regolarmente, Probiogen aiuta a riequilibrare il tratto gastrointestinale, alleviando i sintomi e migliorando la qualità della vita. La sua azione non si limita al tratto intestinale: favorendo un equilibrio sistemico e migliorando la risposta allo stress, affronta la SII in modo completo e integrato.
Conclusione
Il colon irritabile è una condizione complessa, ma gestibile. Con una diagnosi corretta, un’alimentazione personalizzata e l’aiuto di integratori come Probiogen, è possibile migliorare significativamente i sintomi e la qualità della vita. Se sospetti di soffrire di IBS, parla con il tuo medico o un nutrizionista esperto: la tua salute intestinale è il primo passo verso il tuo benessere generale.