Con l’arrivo del freddo, molte persone iniziano a percepire dolori articolari più intensi, rigidità e fastidio diffuso. È un fenomeno tanto comune quanto reale: il calo delle temperature e l’aumento dell’umidità possono influenzare la percezione del dolore e il benessere delle articolazioni, soprattutto in chi soffre di artrosi o infiammazioni croniche.
Ma perché il freddo fa venire i dolori? E soprattutto, come proteggerci e trattarli efficacemente?
In questo articolo esploriamo le cause scientifiche di questo legame, i rimedi più efficaci e il ruolo di un supporto nutraceutico avanzato come quello offerto dal bundle Biost + Cartial D di Eidon Salus.
Perché il freddo fa venire i dolori articolari?
Diversi studi hanno dimostrato una correlazione tra l’abbassamento della temperatura e l’aumento dei dolori articolari. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Rheumatology (2015), la variazione barometrica e termica può influenzare la viscosità del liquido sinoviale e la sensibilità dei recettori del dolore.
In condizioni di freddo:
- I vasi sanguigni si restringono (vasocostrizione), riducendo l’afflusso di sangue ai muscoli e alle articolazioni.
- Il liquido sinoviale diventa più denso, compromettendo la lubrificazione delle articolazioni.
- Le terminazioni nervose diventano più sensibili agli stimoli meccanici.
Questo insieme di fattori spiega perché, soprattutto in inverno, molti riferiscono di “sentire il tempo nelle ossa”.
Dolori articolari e umidità: un binomio da non sottovalutare
Non è solo il freddo a influenzare le articolazioni. Anche l’umidità e la pressione atmosferica giocano un ruolo importante. Studi condotti dall’Università di Manchester (2019) hanno evidenziato che i pazienti con artrite riferivano un aumento del dolore del 20% nei giorni più umidi.
L’umidità agisce sui tessuti periarticolari, favorendo microedemi e infiammazione, soprattutto in articolazioni già sofferenti. Chi vive in zone costiere o in ambienti poco riscaldati tende a percepire un peggioramento maggiore.
Perché ho male a tutte le articolazioni quando fa freddo?
Quando il corpo è esposto al freddo, il sistema muscolo-scheletrico reagisce contraendo i muscoli per conservare il calore. Questo porta a una rigidità generalizzata che può interessare anche articolazioni sane.
Nei soggetti predisposti (sportivi, anziani, persone con artrosi o carenza di vitamina D), l’alterazione della risposta infiammatoria può causare dolori diffusi, spesso percepiti come “male a tutte le articolazioni”.
Secondo alcuni studi, una carenza di vitamina D3 può aumentare la percezione del dolore muscolare e articolare, spiegando perché nei mesi invernali – quando l’esposizione solare è minima – questi disturbi risultino più frequenti.

Brividi di freddo e dolori muscolari senza febbre
Molte persone riferiscono episodi di brividi e dolori muscolari anche in assenza di febbre. Questo accade perché il corpo, tentando di mantenere la temperatura interna, induce microcontrazioni muscolari involontarie.
Nel tempo, la tensione costante può causare infiammazione dei tessuti molli e dolore miofasciale, spesso localizzato in spalle, collo e schiena. In questi casi, è fondamentale favorire la vasodilatazione e la mobilità articolare, oltre a fornire nutrienti specifici per la rigenerazione cartilaginea e tendinea.
Come togliere il freddo dalle ossa: strategie e rimedi efficaci
Contrastare i dolori articolari invernali richiede un approccio integrato che unisca stile di vita, movimento e supporto nutrizionale mirato.
1. Mantenere il calore corporeo
Vestirsi a strati e proteggere le articolazioni più sensibili (ginocchia, mani, spalle) riduce gli sbalzi termici e il rischio di rigidità.
2. Attività fisica moderata
L’esercizio regolare, anche a bassa intensità, stimola la produzione di liquido sinoviale e mantiene i muscoli elastici.
Camminate, nuoto in acqua calda o ginnastica dolce sono attività ideali.
3. Idratazione e alimentazione antinfiammatoria
Bere acqua aiuta a mantenere la viscosità del liquido sinoviale.
Una dieta ricca di omega-3, vitamina C e antiossidanti contribuisce a ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione articolare.
4. Supporto nutraceutico mirato
È qui che entra in gioco il bundle Eidon Salus composto da BIOST e CARTIAL D, una sinergia sviluppata per agire su tutte le componenti dell’articolazione.
Il bundle Eidon Salus: supporto completo per articolazioni sane anche d’inverno
Quando il freddo si fa sentire, anche le articolazioni chiedono rinforzi. La sinergia tra Biost e Cartial D rappresenta una strategia completa per contrastare dolore e rigidità, agendo in profondità sul benessere articolare.

BIOST – Nutrire, rigenerare e proteggere
BIOST è un sistema completo di supporto articolare.
La sua formula agisce contemporaneamente su infiammazione, dolore e rigenerazione tissutale, grazie a un complesso bilanciato di principi attivi ad alta biodisponibilità.
- MSM, Artiglio del diavolo e Boswellia serrata (BOSW-CH®) per contrastare infiammazione e dolore, con una biodisponibilità della Boswellia aumentata del 90%.
- Glucosamina solfato e Condroitina solfato (GLUCOSAM-CH®) per nutrire la struttura e stimolare la rigenerazione qualitativa della cartilagine.
- Collagene di tipo I per il ripristino tendineo e Diosmina per migliorare il microcircolo e ridurre l’edema.
BIOST è particolarmente indicato per:
- Artrosi e infiammazioni articolari croniche
- Traumi e tendinopatie
- Recupero post-infiltrativo o post-traumatico
La sua azione antalgica graduale lo rende ideale per il mantenimento a lungo termine del benessere articolare.
CARTIAL D – Rigenerare la cartilagine dall’interno
CARTIAL D, con il suo Acido Ialuronico Idrolizzato al 6% sublinguale e Vitamina D3, rappresenta un sistema terapeutico innovativo per restituire lubrificazione e benessere alle articolazioni.
Grazie alla tecnologia di idrolizzazione, l’Acido Ialuronico a basso peso molecolare (40 kDa) viene veicolato direttamente alle cellule sinoviali, assicurando:
- Ripristino della viscoelasticità del liquido sinoviale
- Azione antinfiammatoria e lubrificante
- Miglioramento della mobilità articolare e riduzione del dolore
- Energia nuova per le cartilagini
La Vitamina D3 contribuisce inoltre al mantenimento della forza muscolare e al metabolismo osseo, rendendo CARTIAL D particolarmente indicato per:
- Osteoartrosi
- Situazioni post-traumatiche
- Osteoporosi e carenze di vitamina D
- Prevenzione delle complicanze tendinee nello sportivo
Una sinergia vincente per l’inverno articolare
Combinare BIOST e CARTIAL D permette di intervenire in modo completo e sinergico:
- BIOST agisce sulla struttura articolare e sui processi infiammatori;
- CARTIAL D ripristina la lubrificazione e la vitalità della cartilagine.
Insieme, rappresentano una strategia integrata per ridurre dolore e rigidità, migliorare la funzionalità articolare e prevenire recidive legate a freddo e umidità.
Conclusione
Il freddo non è solo una sensazione: per le articolazioni può essere un vero fattore di stress.
Capire i meccanismi che lo collegano al dolore permette di prevenire e trattare i sintomi con efficacia, agendo su più livelli: protezione, movimento, nutrizione e supporto mirato.
Con il bundle Eidon Salus (Biost + Cartial D), la scienza incontra la biotecnologia per offrire un aiuto concreto e naturale al benessere articolare, anche nei mesi più freddi dell’anno.
FAQ
1. Il freddo può peggiorare l’artrosi?
Sì. Le basse temperature modificano la viscosità del liquido sinoviale e riducono l’elasticità muscolare, peggiorando la sintomatologia dell’artrosi.
2. I dolori articolari invernali indicano una patologia?
Non sempre. Tuttavia, se il dolore è persistente o accompagnato da gonfiore e rigidità, può essere utile una valutazione reumatologica.
3. L’umidità influisce davvero sui dolori articolari?
Sì. Le variazioni di pressione e umidità possono influire sui tessuti periarticolari, aumentando la percezione del dolore.
4. Cartial D e Biost possono essere assunti insieme?
Certamente. I due prodotti agiscono in sinergia su meccanismi differenti ma complementari: Cartial D migliora la lubrificazione e la nutrizione cartilaginea, Biost interviene sull’infiammazione e la rigenerazione tissutale.
5. Quanto dura un ciclo di trattamento consigliato?
Si consiglia un ciclo di almeno 3 mesi per ottimizzare gli effetti rigenerativi e stabilizzare il benessere articolare.