Filler di acido ialuronico

Il filler di acido ialuronico è oggi uno dei trattamenti estetici più richiesti al mondo. Secondo le statistiche dell’American Society of Plastic Surgeons (ASPS), solo nel 2023 sono stati eseguiti oltre 4 milioni di trattamenti con HA filler a livello globale, con una crescita costante superiore al 10% negli ultimi anni. Il successo di questa procedura è legato alla sua sicurezza, alla reversibilità e al risultato naturale che, se gestito correttamente, valorizza i volumi e migliora l’idratazione dei tessuti.

Tuttavia, dopo il trattamento esistono alcune attenzioni fondamentali da seguire per garantire un risultato ottimale e prevenire complicazioni. Sapere cosa non fare dopo un filler è tanto importante quanto la qualità del prodotto utilizzato. Questa guida approfondita raccoglie evidenze scientifiche, linee guida dermatologiche e consigli medici aggiornati, offrendo un quadro completo per pazienti, professionisti estetici e operatori del settore.

Perché è importante seguire il post-trattamento?

Dopo un filler, la pelle subisce un processo di assestamento che coinvolge:

  • adattamento dei tessuti al materiale iniettato;
  • risposta infiammatoria fisiologica (gonfiore, arrossamento);
  • riorganizzazione della matrice extracellulare;
  • integrazione graduale dell’acido ialuronico.

Studi pubblicati negli ultimi anni mostrano come le 48 ore successive rappresentino il periodo più sensibile, durante il quale abitudini scorrette possono aumentare il rischio di asimmetrie, ematomi, edema persistente o migrazione del filler.

Le 10 cose da NON fare dopo il filler: la lista completa

1. Non toccare, premere o massaggiare la zona trattata (a meno che non lo indichi il medico)

Manipolare l’area nelle prime 24–48 ore può alterare la distribuzione del filler o favorire la migrazione.
La letteratura clinica evidenzia come l’acido ialuronico nelle prime ore rimanga modulabile prima di integrarsi correttamente nella matrice.

2. Non esporsi al calore: sauna, bagno turco, lampade, sole diretto

Il calore aumenta la vasodilatazione e il flusso sanguigno, potenziando edema ed ematomi.
Uno studio pubblicato su Plastic and aestethic research conferma che temperature elevate accelerano la degradazione dell’HA a causa dell’attivazione delle ialuronidasi endogene.

3. Non fare sport intenso per almeno 24–48 ore

L’attività vigorosa aumenta pressione sanguigna e microtraumi, compromettendo il corretto posizionamento del filler e stimolando gonfiore.

4. Non assumere alcol nelle prime 24 ore

L’alcol è un vasodilatatore. Incrementa la possibilità di comparsa di lividi e prolunga il tempo di recupero.

5. Non fumare

La nicotina induce vasocostrizione e riduce l’ossigenazione dei tessuti.
Ricerca pubblicata su Clinical and Experimental Dermatology indica che il fumo ostacola la guarigione cutanea e accelera il photoaging.

6. Non applicare trucco nelle prime 12 ore

Il rischio principale è l’introduzione di batteri in micro-fori lasciati dagli aghi.
Sono documentati rari casi di infezioni da Staphylococcus aureus e Streptococcus pyogenes correlati al make-up precoce.

cose da non fare dopo il filler

7. Non dormire a pancia in giù o con pressione sul viso

La pressione prolungata può portare a una distribuzione non uniforme del filler, soprattutto nelle labbra e nelle guance.

8. Non fare altri trattamenti estetici immediatamente

Laser, radiofrequenza, ultrasuoni microfocalizzati (HIFU) possono accelerare la degradazione del filler.
Numerosi studi confermano che energia termica e vibrazionale possono modificare la stabilità del gel.

9. Non assumere farmaci che fluidificano il sangue senza indicazione medica

Aspirina, Ibuprofene, integratori a base di omega-3 possono aumentare ecchimosi e sanguinamento.

10. Evitare voli nelle prime 12–24 ore

Le variazioni di pressione possono accentuare gonfiore e disagi, soprattutto nei filler labiali.

Dopo il filler: cosa fare per migliorare i risultati e ridurre le complicanze

  • Applicare ghiaccio a intervalli regolari;
  • seguire scrupolosamente le indicazioni del medico;
  • idratare bene la pelle;
  • evitare qualsiasi stress meccanico sul viso;
  • utilizzare prodotti lenitivi consigliati dal dermatologo.

Una proposta alternativa o sinergica, tra le più innovative e supportate da evidenze scientifiche è l’integrazione di acido ialuronico per via interna, per migliorare la qualità del derma e rendere i risultati più stabili e naturali.

Filler vs. alternative non invasive: come scegliere

Non tutte le persone vogliono o possono sottoporsi a iniezioni. Esistono casi in cui la scelta di un approccio non invasivo è preferibile – per timore di aghi, per condizioni cliniche, o per preferenza personale verso trattamenti graduali e ripetibili. Tra le alternative, troviamo:

  • trattamenti topici (creme, sieri) – efficaci soprattutto per idratazione superficiale;
  • integratori e sistemi attivi per uso sistemico o sublinguale che mirano a nutrire e rigenerare il derma dall’interno;
  • terapie mediche rigenerative (es. biostimolazione con principi attivi non volumizzanti).

È importante capire che le alternative non invasive non sostituiscono pienamente l’effetto volumetrico immediato e la rimodellazione che si ottengono con un filler, ma possono migliorare la qualità del derma, l’idratazione e la tonicità cutanea, offrendo risultati progressivi e naturali con minor rischio di complicanze.

alternative al filler

OSIDRA: alternativa non invasiva o sinergico al filler

OSIDRA è un sistema a base di acido ialuronico idrolizzato per somministrazione sublinguale, concepito per nutrire e rigenerare il derma dall’interno. Non è un filler e non può dare gli stessi risultati di un filler, ma può porsi in alternativa per coloro i quali non desiderano sottoporsi a trattamenti invasivi o, piuttosto, l’ideale sarebbe impiegarlo in sinergia con le “punturine di acido ialuronico”, poiché attivando le funzioni biologiche delle cellule del derma, esalta il lavoro del medico o del chirurgo di Medicina Estetica.

Come agisce OSIDRA?

  • Unisce due pesi molecolari di HA idrolizzato (basso ~40 KDa e alto ~1600–2000 KDa) in rapporto studiato per agire sia in profondità sia a livello superficiale.
  • L’assorbimento sublinguale agevola la biodisponibilità sistemica; la posologia suggerita è di 1–3 ml al giorno con ciclo consigliato di tre mesi.
  • Favorisce la stimolazione dei fibroblasti, la produzione di collagene ed elastina e migliora l’idratazione tissutale. Studi di base su HA idrolizzato e interazioni con recettori come CD44 sono alla base del razionale biologico. Sono proprio queste azioni che esaltano i risultati del medico estetico. Quindi fare trattamenti con il filler e al contempo utilizzare un prodotto come Osidra significa raggiungere il massimo risultato per il benessere e la bellezza.

Per chi è indicato OSIDRA:

  • Persone con inestetismi dovuti a photo-aging, secchezza cutanea o perdita di tono che vogliono un approccio non invasivo;
  • Chi desidera supportare la qualità del derma come prevenzione o mantenimento, senza procedure iniettabili;
  • Pazienti che non possono o non vogliono sottoporsi a filler per motivi medici o personali.
  • Per chi desidera ottenere il miglior risultato dalla sinergia fisiologica derivante dai due trattamenti: filler e rigenerazione sistemica.

OSIDRA è formulato per un utilizzo sistemico sublinguale e viene presentato come privo di controindicazioni specifiche per l’uso descritto (seguire sempre il foglietto illustrativo e il parere del medico).

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OSIDRA 50 ml – 1 confezione

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Conclusioni

Se stai per fare (o hai appena fatto) un filler, attieniti scrupolosamente alle norme post-trattamento, è fondamentale per un risultato ottimale. Se invece preferisci evitare iniezioni, opzioni come OSIDRA offrono un percorso non invasivo per migliorare idratazione, turgore e qualità del derma nel medio termine. Ricorda che i due trattamenti insieme ti faranno avere benefici sia sulla qualità della pelle che sul piano estetico.

Osidra in sinergia al filler di acido ialuronico

Quando la pelle è sana, stabile e ben nutrita, i risultati della medicina estetica non solo durano di più, ma appaiono più naturali, luminosi e armoniosi.

FAQ

Quanto dura il gonfiore dopo il filler?

Generalmente 24–72 ore. Se persiste oltre 5 giorni, è consigliabile contattare il medico.

Posso mettere il rossetto dopo filler labbra?

È consigliato aspettare almeno 12 ore per evitare infezioni o irritazioni.

Posso fare sport dopo il filler?

Sì, ma solo dopo 24–48 ore, evitando attività ad alta intensità.

Il calore rovina i filler di acido ialuronico?

Sì. Sauna, bagno turco e lampade UV accelerano la degradazione dell’HA e aumentano gonfiore ed edema.