L’influenza stagionale rappresenta una delle malattie infettive più diffuse nel periodo autunnale e invernale, con un impatto non trascurabile sia in termini di salute individuale sia di spesa sanitaria. Nei soggetti a rischio — anziani, persone con patologie croniche, immunodepressi — le complicanze possono essere gravi. La vaccinazione antinfluenzale è lo strumento principale di prevenzione: ma è bene comprendere in modo consapevole come funziona, quali sono benefici e limiti, le tempistiche e, per chi desidera un supporto complementare, le potenzialità di interventi naturali come Referol Immuno di Eidon Salus.
In questo articolo:
- esamineremo che cosa è il vaccino antinfluenzale e come agisce;
- analizzeremo pro e contro, con dati da studi e fonti ufficiali;
- definiremo il periodo ottimale per la somministrazione;
- risponderemo alle domande più frequenti;
- introdurremo l’utilizzo di Referol Immuno come coadiuvante naturale, con i riferimenti scientifici disponibili.
Che cosa è il vaccino antinfluenzale e come agisce
Il vaccino antinfluenzale è un vaccino stagionale che contiene componenti virali inattivati (o attenuati, in alcune versioni), destinato a stimolare nel nostro organismo la produzione di anticorpi contro i ceppi influenzali previsti per la stagione in corso.
- Dopo la vaccinazione, occorrono circa due settimane perché l’immunità diventi efficace.
- L’efficacia del vaccino può variare sensibilmente da stagione a stagione, in funzione della “rispondenza” (match) tra i ceppi inseriti nel vaccino e quelli realmente in circolazione, nonché delle caratteristiche individuali (età, stato di salute).
- Nei soggetti anziani, l’efficacia può essere attenuata per via dell’immunosenescenza: per questo sono disponibili formulazioni potenziate (adjuvanti, dosaggio alto) per migliorare la risposta immunitaria.
- Anche se la vaccinazione non garantisce immunità al 100%, riduce la probabilità di contrarre l’influenza e, in caso di infezione, tende a mitigare la gravità, riducendo ricoveri, complicanze e mortalità.
Ad esempio, uno studio condotto dal CDC ha stimato che nel biennio 2019-2020 la vaccinazione antinfluenzale ha contribuito a prevenire circa 7 milioni di malattie influenzali, 100.000 ospedalizzazioni e 7.000 decessi.
Quando fare il vaccino antinfluenzale: periodo migliore
Una delle domande ricorrenti è: Qual è il periodo migliore per fare il vaccino antinfluenzale?
- In Italia, la campagna vaccinale parte solitamente all’inizio di ottobre e si estende fino a dicembre.
- Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitense raccomanda che la maggior parte delle persone si vaccini tra settembre e ottobre, idealmente entro la fine di ottobre, per garantire protezione durante l’intero picco influenzale.
- Questo perché la protezione conferita dal vaccino tende a diminuire nel tempo: uno studio suggerisce che l’efficacia comincia a scemare intorno 41 giorni dopo la vaccinazione, con una riduzione stimata del 9% ogni 28 giorni.
- Tuttavia, anche vaccinarsi più tardi (ad esempio in novembre o dicembre) può essere utile: meglio avere una protezione parziale che non avere alcuna protezione.
In sintesi: il momento ideale è tra la fine di settembre e fine ottobre, ma è comunque utile vaccinarsi anche in mese successivi, se non lo si è fatto prima.

Pro e contro del vaccino antinfluenzale
Vantaggi principali (pro)
- Riduzione del rischio di influenza
L’efficacia varia, ma in stagioni con buon match può raggiungere valori compresi tra 70 % e 90 % per alcune fasce di popolazione. - Mitigazione della gravità in caso di infezione
Anche nei casi in cui l’influenza si manifesti, il vaccinato tende a sviluppare sintomi più lievi, con minore probabilità di complicanze, ricovero e morte. - Riduzione delle ospedalizzazioni e costi sanitari
Vaccini più efficaci o ad alto dosaggio hanno mostrato un maggiore impatto sulla prevenzione degli eventi cardiovascolari e delle ospedalizzazioni cardiorespiratorie rispetto alle versioni standard.
Un’analisi di costo-efficacia ha evidenziato che, nei soggetti sopra i 65 anni, il vaccino quadrivalente ad alto dosaggio può dare un vantaggio relativo del ~24 % rispetto alla formulazione standard nel prevenire ospedalizzazioni cardiorespiratorie. - Beneficio per le categorie vulnerabili
Nei soggetti anziani e fragili, la vaccinazione è considerata tra gli interventi più efficaci per preservare lo stato di salute.
In uno studio nell’Italia del 2023-24, la vaccinazione antinfluenzale avrebbe ridotto di quasi il 50 % il rischio di morte e ricovero per influenza e polmonite fra gli anziani; se combinata con vaccini contro pneumococco e COVID, l’efficacia raggiungerebbe l’80 % circa. - Effetto indiretto su comunità
Vaccinare le fasce più vulnerabili contribuisce anche a ridurre la circolazione virale nella popolazione generale, proteggendo individui che non possono essere vaccinati (es. piccoli neonati).
Limiti e controindicazioni (contro)
- Efficacia variabile e diminuzione nel tempo
La protezione può calare progressivamente dopo alcuni mesi, rendendo critico il corretto timing della vaccinazione. - Mismatch tra ceppi previsti e ceppi circolanti
Se il vaccino non “incontra” bene i ceppi in circolazione, la protezione può risultare ridotta. - Risposta ridotta in soggetti con immunodepressione o anziani
In queste categorie, la risposta immunitaria può essere meno robusta. È per questo che in molti paesi si privilegiano formulazioni potenti per gli anziani. - Effetti collaterali
Come ogni vaccino, possono comparire effetti avversi. Li approfondiremo nella sezione apposita. - Critiche e controversie
Alcuni studi hanno messo in discussione l’utilità del vaccino in persone anziane in buona salute, senza malattie cardiovascolari, anche se tali posizioni restano minoritarie.
In generale, i benefici superano ampiamente i rischi, soprattutto nelle fasce più fragili. Il principio di “meglio una protezione parziale che nessuna” vale in questo contesto.
Effetti collaterali del vaccino antinfluenzale: cosa aspettarsi
Tipici effetti collaterali
I possibili effetti collaterali del vaccino antinfluenzale sono in genere lievi, transitori e autolimitanti.
Tra i più comuni:
- Dolore, rossore o gonfiore nel sito dell’iniezione
- Mal di testa, mialgie, senso di affaticamento
- Febbre lieve, malessere generale
- In rarissimi casi, reazioni allergiche gravi
Questi sintomi di solito si risolvono entro 24–48 ore. Nota bene: il vaccino non può causare l’influenza, poiché contiene virus inattivati (o attenuati) e non vivi.
Effetti collaterali: dopo quanto tempo insorgono?
Gli effetti collaterali tipici compaiono entro poche ore o al massimo nei primi giorni dopo la somministrazione e, come detto, tendono poi a scomparire nel giro di 1–2 giorni.
Rischi rari o controversi
- Reazioni allergiche gravi sono estremamente rare, ma devono essere gestite in strutture adeguate.
- Non esistono evidenze affidabili che il vaccino antinfluenzale induca malattie autoimmuni come diabete di tipo 1 o sclerosi multipla.
- Uno studio recente ha osservato un lieve prolungamento del ciclo mestruale (meno di 1 giorno) in qualche caso dopo la vaccinazione, ma l’effetto è minimo e transitorio.
In sintesi, per la grande maggioranza delle persone il rischio di effetti collaterali seri è molto basso e ben bilanciato dai benefici protettivi.
Vaccino antinfluenzale in farmacia? Gratuità e costo
Vaccino antinfluenzale gratuito
In Italia, la vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) alle fasce ritenute a rischio: anziani (generalmente ≥ 65 anni), persone con patologie croniche, donne in gravidanza, soggetti immunocompromessi, operatori sanitari.
La modalità e i criteri possono variare da Regione a Regione, quindi conviene verificare con la propria ASL o servizio sanitario locale.

Vaccino antinfluenzale in farmacia: costo
Al di fuori delle categorie che accedono gratuitamente tramite SSN, sarà possibile acquistarlo in farmacia. Il costo dipende dal tipo di vaccino (standard, adiuvato, ad alto dosaggio) e dalla marca, e può variare significativamente tra le regioni.
Il prezzo in farmacia è stabilito in base a contratti locali e disponibilità, ma è ragionevole aspettarsi un costo nell’ordine di poche decine di euro (tra i 24 e i 34 €, simile ai costi di vaccini stagionali in farmacia in altri paesi europei).
In ogni caso, per chi rientra nei gruppi a rischio, è consigliabile affidarsi alla campagna gratuita SSN, quando disponibile.
Vaccino antinfluenzale negli adulti
- Negli adulti sani, il vaccino è raccomandato annualmente.
- Gli adulti con malattie croniche, obesità, condizioni immunitarie compromesse, fumatori, donne in gravidanza rappresentano categorie prioritarie.
- Negli anziani (≥ 65 anni), può essere indicato un vaccino ad alto dosaggio o adiuvato per superare la ridotta risposta immunitaria.
Vaccino antinfluenzale nei bambini
- In alcune nazioni, la vaccinazione nei bambini sani non è sempre raccomandata, salvo per quelli con patologie predisponenti.
- Quando raccomandato, i bambini sotto i 9 anni che non sono mai stati vaccinati possono necessitare di due dosi distanziate da almeno quattro settimane.
- In ogni caso, le linee guida nazionali e regionali definiscono criteri specifici che è bene consultare con il pediatra o il servizio sanitario locale.
Vaccino antinfluenzale: quanto dura la protezione?
Una questione fondamentale è: per quanto tempo dura la protezione del vaccino antinfluenzale?
- L’immunità stimolata dal vaccino solitamente dura 6–8 mesi circa.
- La protezione ottimale, in alcuni casi, può scemare già dopo pochi mesi: studi hanno osservato una perdita dell’efficacia a partire da 3–4 mesi. Per questo motivo è importante non vaccinarsi troppo presto (ad esempio in luglio), altrimenti la protezione potrebbe diminuire troppo entro il picco stagionale.
- A causa della deriva antigenica dei virus, la vaccinazione va ripetuta ogni anno — anche chi si è vaccinato lo scorso anno non è protetto per la nuova stagione.

Referol Immuno: un supporto naturale alle difese immunitarie
Dopo aver illustrato in modo rigoroso il vaccino antinfluenzale, è importante distinguere: Referol Immuno non è un sostituto del vaccino, bensì un complemento naturale che può supportare il sistema immunitario, specialmente nei periodi di maggior rischio.
Referol Immuno è un farmaco naturale ideato da Eidon Salus, concepito per:
- stimolare le difese immunitarie
- esercitare un’azione antivirale e antinfiammatoria
- intervenire sulla tosse
- ripristinare la flora intestinale tramite probiotici
La sua formulazione associa quattro principi attivi adattogeni — astragalo, eleuterococco, echinacea e resveratrolo — con fonti naturali di Vitamina C (acerola, rosa canina) e dieci miliardi di probiotici (5 ceppi: Acidophilus, Rhamnosus, Bifidum, Bulgaricus, Thermophilus).
Quali sono le evidenze scientifiche a supporto?
- L’astragalo ha mostrato in studi in vivo un incremento nelle IgA e IgG, con riduzione dell’incidenza delle infezioni respiratorie.
- L’echinacea, in studi clinici, è riconosciuta in Germania come terapia di supporto nelle infezioni virali influenzali.
- In pazienti con infezioni respiratorie ricorrenti, l’uso di Echinacea in profilassi ha ridotto sintomi e durata dell’influenza.
- L’azione dei probiotici è utile nei casi di terapie antibiotiche associate (in caso di sovrainfezioni batteriche), per riequilibrare il microbiota intestinale.
Ecco, infine, i benefici attesi:
- Aumento delle difese immunitarie
- Riduzione della replicazione virale
- Riduzione della durata e frequenza degli episodi influenzali
- Azione sulla tosse
- Ripristino del microbiota intestinale (importante in caso di antibioticoterapia)
Avvertenze
Referol Immuno non sostituisce il vaccino e non fornisce immunità specifica verso i ceppi virali influenzali; agisce come supporto immunitario complessivo. Deve essere usato secondo posologia e, in caso di patologie croniche o assunzione di farmaci, previo parere medico.
Conclusioni
La vaccinazione antinfluenzale rimane lo strumento più efficace e comprovato per prevenire l’influenza e le sue complicanze, soprattutto nelle persone anziane e fragili. Pur con limiti legati alla variabilità dei ceppi virali e alla risposta individuale, i benefici in termini di riduzione di malattia, ospedalizzazioni e mortalità sono documentati da molte evidenze.
Il supporto nutraceutico con Referol Immuno può rappresentare un valido complemento, utile sia nella fase acuta che come profilassi, per stimolare le difese naturali e favorire il recupero immunitario.
Ricorda: parlare con il medico o il farmacista è essenziale per valutare la strategia migliore per la propria salute, incluse vaccinazione e eventuali supporti integrativi.
FAQ
È raccomandato a tutte le persone con età ≥ 6 mesi (salvo controindicazioni), con priorità per anziani, malati cronici, immunodepressi, donne in gravidanza, operatori sanitari.
Sì, per le categorie a rischio (come sopra) in molte regioni tramite il SSN. Chi non rientra in queste categorie può acquistarlo in farmacia.
Idealmente tra fine settembre e fine ottobre, anche se vaccinarsi più tardi (novembre, dicembre) è sempre meglio che non farlo.
Dolore nel sito d’iniezione, mal di testa, mialgie, febbre lieve. Scompaiono generalmente entro 1–2 giorni. Reazioni gravi sono molto rare.