Sindrome da rientro - EIDON salus

Con l’autunno alle porte, il tanto auspicato ritorno alla quotidianità genera stress, ansia e nervosismo: in breve, quella che in molti chiamano “sindrome da rientro”. Riabituarsi ai ritmi lavorativi è complesso, ecco dunque alcuni dei rimedi naturali per evitare questo tipo di problema che, nei casi più gravi, può anche portare alla depressione:

  1. Riposare: quando si passa dalle 10-12 ore di sonno durante le ferie alle 6-8 ore una volta rientrati in ufficio, l’organismo, inevitabilmente, ne risente. Il corpo umano sente la necessità di adattarsi gradualmente al cambiamento e non in maniera brusca. È dunque consigliato di andare a letto presto e garantirsi almeno 9 ore di sonno: la durata ideale secondo molti studi.
  2. Stare all’aria aperta: passare dall’accecante luce del sole in spiaggia a quella artificiale di casa e ufficio è deleterio per l’organismo e per gli occhi, i quali subiscono un sovraccarico nei muscoli del bulbo oculare. È bene dunque non rinunciare a passare 1-2 ore della giornata all’aria aperta, pratica che fra l’altro, non può che far bene al sistema immunitario.
  3. Fare movimento: meglio se si tratta di pura attività fisica che, anche se fatta in modo leggero, aiuta a ridurre lo stress e a ritrovare la serenità mentale. Qualora questo non fosse possibile, va bene anche una passeggiata al parco stando all’aria aperta.
  4. Mangiare sano: mantenere un regime alimentare sano dovrebbe essere prassi di tutti i giorni. Al termine del periodo estivo, ricco di abbuffate e bevute, tuttavia questo concetto assume ancora maggiore importanza poiché mangiare “sano” comporta un abbassamento di nervosismo e stress. Oltre questo, per molti si ha la necessità di riacquisire il proprio peso/forma venuto meno durante l’estate: è consigliato però aggiungere, a una buona alimentazione, anche una discreta dose di attività motoria.
  5. Programmare un nuovo viaggio: tornare dalle vacanze e avere in programma di fare prossimamente una gita fuori porta, un weekend al mare o un vero e proprio viaggio, aiuta tantissimo la condizione psicologica. Si inizia ad intravedere all’orizzonte un momento di serenità che viene certamente meno quando si patisce la tanto temuta “sindrome da rientro”.