19 Ottobre: Giornata mondiale per la lotta contro il Tumore al Seno - EIDON salus

Ogni 19 ottobre, su iniziativa dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), si celebra la Giornata Mondiale per la lotta contro il Tumore al Seno, con il principale obiettivo di sensibilizzare tutto il mondo sulla malattia e di educare le donne ad effettuare controlli annuali per diagnosi tempestive.
Per prevenire il tumore al seno è consigliato effettuare annualmente la “mammografia di screening”, una tecnica diagnostica radiologica che consente di rilevare anticipatamente lesioni mammarie ed è per questo la migliore forma di diagnosi precoce in grado di ridurre significativamente il tasso di mortalità correlato alla malattia. Per il seno giovane, invece, si può ricorrere anche all’ecografia, un esame molto utile a cui si consiglia di fare ricorso su indicazione del medico e in caso di comparsa di sintomi o noduli.

Il primo strumento di prevenzione del tumore al seno è però l’autopalpazione, un test di autovalutazione che consente, sulla base della conoscenza della struttura e dell’aspetto generale della mammella, di cogliere precocemente qualsiasi cambiamento insolito rispetto alla fisionomia di base della stessa.
È un esame che ogni donna può eseguire da sola, una settimana dopo la fine delle mestruazioni. A questo periodico controllo si dovrebbe ricorrere una volta al mese, a partire dai 20 anni di età.

La diagnosi di tumore al seno è un pensiero spaventoso che accomuna purtroppo tante donne: EIDON salus vuole fare la sua parte, sia pur piccola, nel sensibilizzare il più possibile le donne, ma anche i loro compagni, per aumentare l’attenzione di tutti nei confronti della prevenzione. Le donne hanno un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce: è molto importante conoscere il proprio seno e segnalare immediatamente al medico eventuali cambiamenti della forma del capezzolo, perdite da un solo capezzolo o anche variazioni della forma del seno. Oggigiorno, il tumore al seno è la neoplasia più diffusa tra le donne italiane: la mortalità è però in diminuzione (6% in meno nel 2020 rispetto al 2015) e questo testimonia il progresso e l’efficacia delle cure. L’importante è la prevenzione: prima viene rilevata la malattia, prima la si può contenere o aggredire e questo è determinante nell’evoluzione della patologia stessa.